Blefaroplastica o Ptosi? Come Valutare e Correggere l’Eccesso Cutaneo

Questa paziente giunge oggi alla mia osservazione chiedendomi una blefaroplastica superiore. Bene, analizzando la paziente andiamo a vedere che non si tratta di una blefaroplastica. La paziente non ha quasi eccesso di cute, ha due palpebre scavate, quello che noi chiamiamo solco sovratarsale, e ha una iperfunzione della fronte con le sopracciglia molto alte. Perché? Perché questa paziente ha una ptosi da disinserzione del muscolo elevatore. Quindi, a questa paziente non potremo proporre una blefaroplastica semplice, ma dovremo andare a reinserire il muscolo elevatore.

Quindi un intervento decisamente diverso. Il muscolo elevatore è quel muscolo che ci consente di aprire gli occhi che in alcuni pazienti si disinserisce e, nel caso di questa paziente portatrice di lenti a contatto semirigide, sono state in parte la causa di questa disinserzione. Quindi attraverso un’incisione cutanea dovremo incidere la cute, incidere il muscolo orbicolare, il setto orbitario, esporre il nostro muscolo elevatore e andare a reinserirlo sulla struttura cartilaginea che è il tarso, in maniera tale da consentire a questo muscolo di funzionare di nuovo correttamente.

Come possiamo vedere nel risultato postoperatorio, la paziente ha di nuovo uno sguardo normale, le sue sopracciglia sono scese e i suoi occhi sono aperti correttamente. Quindi, mi raccomando, di fronte alla valutazione di un paziente che ci chiede una blefaroplastica, dobbiamo andare anche a valutare l’apertura delle palpebre e l’eventuale disinserzione o componente di ptosi, che va indubbiamente corretta per garantire un risultato e per rendere il paziente soddisfatto.

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