Con il termine paresi del facciale si intende un deficit dei muscoli facciali determinato da un temporaneo o permanente danno del nervo facciale.
Quando il nervo è danneggiato i muscoli interessati non ricevono lo stimolo necessario al loro funzionamento.
I muscoli interessati dalla paresi possono essere il muscolo frontale, responsabile del sollevamento del sopracciglio, il muscolo orbicolare, responsabile della chiusura dell’occhio e i muscoli delle bocca, responsabili del sollevamento del labbro, del sorriso e della masticazione.
Ci sono diversi gradi di paresi del facciale in cui possono essere coinvolti tutti i muscoli da lui innervati o soltanto alcuni di questi.
Come funziona il nervo facciale?
Ogni lato del viso ha il proprio nervo facciale pertanto un interessamento del nervo di destra determinerà un danno all’emivolto destro e viceversa.
Il nervo nasce a livello del cervello entra nel volto di fronte all’orecchio dove si divide in cinque separate branche che innervano i muscoli che sono utilizzati per l’espressione facciale. La secrezione delle lacrime, della saliva e il gusto sono anche controllati dal nervo facciale.
Quali sono le cause della paresi del facciale?
La più frequente è la paresi di Bell di cui non si conosce la causa però molte possono essere le cause.
Virale, batterica, chirurgica, associata acondizioni neurologiche come la neurofibromatosi, traumatica, trauma alla nascita, congenita malformativa, genetica e secondaria a ictus.
Classificazione nella paresi del facciale
Danno di primo grado quando il nervo è solo traumatizzato e il recupero avviene entro otto settimane.
Danno di secondo grado quando il nervo facciale e più severamente danneggiato ma mantiene sempre il suo strato esterno intatto e il nervo comincia a mostrare i primi segni di recupero dopo circa 4 mesi.
Danno di terzo grado quando il nervo facciale è gravemente danneggiato con un recupero più lento e spesso incompleto, a volte il nervo è completamente sezionato come in seguito ad interventi chirurgici in caso di tumori.
Quali azioni muscolari determina il nervo facciale?
- Sollevamento del sopracciglio
- Chiusura degli occhi
- Corrugamento delle sopracciglia
- Apertura e chiusura della bocca
- Sorriso
- Sollevamento Del labbro superiore
- Abbassamento del labbro inferiore
- Abbassamento delle guance e dell’angolo della bocca
- Arricciamento del naso
Sintomi della paresi del facciale
I sintomi sono estremamente variabili e dipendono dalla causa della paresi del facciale. La comparsa dei sintomi può essere immediata o può essere più lenta fino a settimane o mesi. In caso di comparsa di uno di questi sintomi è fondamentale consultare immediatamente il proprio medico curante per procedere agli esami necessari e ad una corretta diagnosi e terapia. La paresi del facciale in genere è monolaterale.
Una paresi del facciale completa interessa la fronte, il sopracciglio, l’occhio, la guancia e la bocca. I sintomi possono migliorare o peggiorare a seconda della causa e del grado della paresi del facciale. Altri sintomi associati riguardano la produzione delle lacrime,della saliva ed il sapore. Uno dei sintomi più frequenti e precoci della paresi del facciale e l’impossibilità di chiudere l’occhio e di ammiccare.
Cosa succede in caso di paresi del facciale?
Fronte
Perdita delle rughe frontali e impossibilità Di aggrottare
Zona perioculare
Discesa del sopracciglio ed impossibilità di alzarlo.
Impossibilità di chiudere completamente gli occhi
Riduzione dell’ammiccamento
Lacrimazione o occhio secco
Discesa della palpebra inferiore
Dolore oculare con sensazione di bruciore e irritazione
Sensibilità alla luce e occhio rosso
Zona buccale
Discesa dell’angolo della bocca
Impossibilità di sorridere dal lato interessato
Impossibilità di gonfiare le guance e di fischiare
Alterazione del gusto
Formicolio della metà della lingua interessata
Difficoltà a mangiare e bere
Difficoltà nel lavarsi denti
Perdita di saliva dal lato della bocca affetto
Eccessiva o ridotta salivazione
Difficoltà nella parola a causa della debolezza delle labbra e delle guance
Orecchie
Dolore nell’area dell’orecchio interessato
Diminuzione dell’udito
Aumento della sensibilità a rumore
Naso
Sensazione di naso chiuso
Impossibilità di arricciare il naso
Terapia della paralisi del facciale
La terapia può essere di tipo medico o chirurgico.
La terapia medica include l’utilizzo della tossina botulinica, utilizzo di lubrificanti oculari e chiusura oculare notturna, terapia contro il dolore, utilizzo di steroidi, antivirali ed antibiotici a seconda della causa. La terapia deve essere condotta sotto stretto controllo medico e da medici specialisti.
Diverse procedure chirurgiche possono essere offerte al paziente con paralisi del facciale: in caso di sezione del nervo, se possibile viene effettuato un nuovo collegamento nervoso tramite un nervo prelevato da un altro distretto.
Quando questo non è possibile la chirurgia riguarda il singoli distretti per aumentare la chiusura degli occhi, ripristinare una simmetria nel sorriso e ridurre la perdita di saliva. Sarà sempre una chirurgia che migliorerà solo la statica ma non sarà in grado di ridare il movimento alla zona interessata dalla paresi.
Chirurgia della regione perioculare
È fondamentale che il paziente affetto da paralisi del facciale sia seguito da un oculista che si occupi di chirurgia palpebrale e abbia esperienza con questa patologia.
La mancata chiusura palpebrale causata dalla paresi può portare a danni corneali anche gravi responsabili a lungo termine di un danno visivo; pertanto è necessario intervenire per ripristinare una corretta chiusura palpebrale. In un secondo momento si può anche intervenire a scopo estetico.
Le procedure chirurgiche riguardano principalmente la palpebra superiore per consentirne una facile chiusura e la palpebra inferiore per ridare tensione e diminuire la lacrimazione.
Per consentire una miglior chiusura della palpebra superiore si procede all’inserzione di catene di platino tra il tarso (struttura cartilaginea della palpebra) e il muscolo elevatore che viene in tal modo indebolito e affaticato dal peso inserito con una conseguente migliore chiusura.
La palpebra inferiore viene rimessa in tensione tramite una cantoplastica laterale o quando necessario tramite una cantoplastica mediale.
Per quel che riguarda il sopracciglio non sempre è possibile sollevarlo in quanto la sua caduta aiuta la palpebra superiore a chiudersi, pertanto può essere sollevato tramite intervento chirurgico solo in quei casi in cui il muscolo orbicolare e conservato e la chiusura degli occhi è buona.
Tutte queste procedure vengono effettuate in day-hospital ed in anestesia locale.
Un’altra procedura che spesso si associa alla riabilitazione della paresi del facciale è il lipofilling ovvero il prelievo di grasso a livello dell’addome o delle cosce con tecnica di liposuzione e il suo trasferimento a livello palpebrale tramite ago cannula.
Questo consente un miglioramento notevole del trofismo cutaneo ed un notevole sostegno oltre che a un miglioramento di tipo estetico. Tale procedura è svolta quasi sempre anestesia generale.
Fondamentale nei pazienti con paresi del facciale grave è la fisioterapia che deve essere continuata per sempre in caso di mancato recupero: il paziente impara le tecniche di stretching cutaneo e le deve effettuare quotidianamente.