Il peeling è una metodica che ha la capacità di rinnovare lo strato superficiale dell’epidermide e stimolare la produzione di collagene ed elastina da parte dei fibroblasti.
Il peeling consiste nell’applicare con un pennello un acido (glicolico, piruvico, salicilico o tricloracetico) che agendo chimicamente determina una esfoliazione eliminando le cellule morte dello strato corneo superficiale. La pelle assume un aspetto levigato e diventa più liscia, compatta e uniforme.
Si distingue un peeling superficiale, medio o profondo a seconda della concentrazione e del tipo di acido adoperato. La scelta si basa sull’età del paziente, del tipo di pelle e della patologia da trattare.
L’acido glicolico è un prodotto maneggevole ed utile: la sua applicazione sulla pelle produce in pochi minuti un modesto eritema, che generalmente scompare in alcune ore permettendo al paziente una normale vita sociale.
Trova indicazione per la prevenzione e il trattamento dei primi segni dell’invecchiamento cutaneo (30 – 40 anni di età). Migliora l’idratazione e l’elasticità cutanea attraverso la produzione di nuovo collagene ed acido ialuronico da parte dei fibroblasti, e nel trattamento dell’acne comedonica.
L’acido salicilico produce una esfoliazione maggiore rispetto all’acido glicolico e trova applicazione nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo più evidente e nell’acne attiva papulo-pustolosa, favorendo il rapido miglioramento del quadro clinico.
L’acido piruvico, grazie all’ampia disponibilità di concentrazioni (40% – 50% – 60%), permette di variare la profondità del peeling, rendendolo più potente del glicolico e del salicilico, ma meno aggressivo del tricloroacetico.
Utile nel trattamento della cute seborroica, delle pelli spesse, anelastiche e negli esiti cicatriziali dell’acne e nella riduzione delle rughe superficiali.