SOI: Allarme per la gestione dell’Oculistica nel Sistema Sanitario

S.O.I.: Allarme per la gestione dell’Oculistica nel Sistema Sanitario

La Società Oftalmologica Italiana (SOI) ha recentemente dato un allarme, sollevando preoccupazioni riguardo alla gestione delle visite, degli esami e degli interventi oculistici all’interno del Sistema Sanitario Nazionale. La SOI evidenzia che, a causa delle lunghe liste d’attesa e della carenza di personale specializzato, sempre più spesso vengono coinvolti specializzandi, anche al primo anno di formazione, per coprire i turni in sala operatoria. Questi medici, sebbene in fase di apprendimento, non dispongono ancora dell’esperienza necessaria per affrontare situazioni complesse, il che potrebbe compromettere la qualità dell’assistenza.

Inoltre, la frammentazione delle visite oculistiche rappresenta un altro problema significativo. I pazienti, spesso anziani, devono affrontare lunghi intervalli tra un esame e l’altro, diluendo il percorso diagnostico in molti mesi. Questo ritardo può aggravare condizioni già esistenti, con potenziali rischi per la salute visiva.

Matteo Piovella, presidente della SOI, ha sottolineato che il sistema attuale, risalente ai tempi delle vecchie mutue, non è più adeguato. Il continuo rinvio degli appuntamenti non solo scoraggia i pazienti, ma può anche portare a un deterioramento irreversibile della vista, in particolare per bambini e anziani.

Secondo Piovella, è urgente destinare maggiori risorse al settore oculistico per l’aggiornamento delle attrezzature e per la formazione adeguata del personale. La chirurgia oftalmica, come quella della cataratta, è essenziale per la qualità della vita dei pazienti e deve essere trattata con la stessa priorità di altre specialità mediche salvavita. Senza interventi adeguati, il numero di persone con gravi problemi visivi potrebbe raddoppiare entro il 2030.