Andiamo a esaminare il terzo superiore: vediamo come risulti presente la cosiddetta “valle delle lacrime”, quindi io vado a disegnarmi il bordo orbitario in maniera tale da non iniettare all’interno; faccio guardare il paziente verso l’alto e vediamo che qui ha un pochino di grasso, quindi assolutamente non andiamo all’interno del bordo ma rimaniamo a livello del solco naso-lacrimale; sicuramente sono importanti la parte mediale e centrale ma non sottovalutiamo anche la porzione laterale; attenzione a non andare troppo avanti: io tendenzialmente mi fermo a questo livello, perché qui la cute diventa molto sottile e il filler potrebbe essere visibile all’interno, quindi io tendo a correggere soprattutto la parte centrale e laterale.
Dunque 1 cm al di sotto della pupilla, più o meno, è l’emergenza dell’infraorbitario; in ogni caso se palpiamo lui ha anche un’anatomia facile da palpare e sentiamo l’incisura dove passa.
In questo caso utilizzeremo l’ago in più punti: come ha anche detto prima il Dottor Zerbinati, io tendo a entrare e poi girare l’ago e iniettare in quel piano, cercando di avanzare il meno possibile proprio per cercare di mantenere sempre lo stesso piano.
Io procedo sempre con mezza fiala da una parte e mezza fiala dall’altra e poi si valuta in un secondo momento, eventualmente a 15 giorni.
Lui è simmetrico, quindi metà e metà direi che è la soluzione migliore.
Palpo bene l’osso in maniera tale da essere sotto il margine orbitario, metto il mio dito a protezione, verso l’alto, pungo, sono contro l’osso e orizzontalizzo il mio ago; a questo punto incomincio a iniettare piccoli volumi e molto lentamente.
Passiamo sul terzo laterale: io con il dito pinzo il grasso e lo butto all’indietro del bordo per poter essere sicura di essere a livello del margine orbitario; sento l’osso, orizzontalizzo leggermente e stessa cosa più lateralmente; adesso andiamo a riguardare se abbiamo qualche piccola zona da riprendere e vediamo che qui c’è ancora un punto rimasto sprovvisto e quindi andiamo a correggere (abbiamo iniettato 04-04,5).
Stessa cosa la facciamo dall’altra parte: tocchiamo il periostio, giro leggermente sempre raschiando il periostio ed è quello che fa male; incomincio a iniettare molto piano e siamo sempre all’esterno del bordo orbitario.
La parte mediale è la più delicata e la parte laterale è la più semplice perché vediamo meglio l’osso: comunque non sottovalutate mai la parte laterale, che di solito non si prende in considerazione ma è importante.
C’è un piccolo difetto ancora in questo punto e lo andiamo a correggere.
Bene, abbiamo fatto una fiala: mezza fiala da una parte e mezza dall’altra.